Inizio: 23 marzo 2013
Fine: 29 marzo 2013
Londra
1792. Thomas Kellaway e la sua famiglia si sono da poco trasferiti a Londra
dalla vicina ma allo stesso tempo remota campagna londinese, per la precisione
da Piddletrenthide. A seguito di un fortunato incontro con il signor Astley,
proprietario di un circo, Thomas Kellaway parte per la capitale per lavorare
come produttore di sedie. La moglie Anne non sembra particolarmente felice di
questa scelta, fatta anche per il suo bene: allontanarla dal paesino nel quale
il suo piccolo Tommy è morto ed è stato sepolto. Maise come il fratello Jem,
per quanto frastornati dalla nuova realtà, si rivelano decisamente più
entusiasti. Nella loro nuova casa fanno la conoscenza della piccola Maggie
Butterfield, di estrazione decisamente più umile della loro, ma decisamente più
esperta di quel mondo così lontano dalla felice e serena campagna. Maggie è
fresca, spontanea ma decisamente irruenta e poco a modo paragonata alla
delicata Maise, con la quale nonostante le differenze instaura un ottimo
rapporto. Jem e Maggie cominciano a frequentarsi quotidianamente nonostante le
urla della padrona di casa, la signorina Pelham, già indignata per essere stata
scavalcata dal signor Astley nella decisione di affittare la casa ai Kellaway;
la signorina ritiene Maggie una ladruncola, una piccola poco di buono e pretende
che giri alla larga dal suo quartiere. Anche Anne non è particolarmente
contenta della vicinanza ai figli di Maggie e non esita ad esortare i figli a
frequentare altre persone. Tuttavia i ragazzi hanno stretto un’amicizia strana
e solida, soprattutto Jem e Maggie che si avventurano spesso insieme per le vie
di Londra alla scoperta e all’avventura. Jem conosce anche la famiglia di lei,
composta da una madre sempre indaffarata, un padre truffatore ed un fratello,
Charlie, decisamente cafone e scontroso. Maise nel frattempo si è presa una
bella cotta per John Astley, figlio del proprietario del circo, un mascalzone
di prima categoria. Maggie, messa alle strette dal padre che le ha trovato un
lavoro, scappa di casa per rifugiarsi nel cortile dei Blake, all’insaputa di
tutti; il magazzino pirotecnico degli Astley prende fuoco causando grossi danni
economici e ripercussioni sui lavoratori, tra i quali Thomas, che lavora come
carpentiere. In questo trambusto Jem scopre dove si rifugia da tempo la sua
amica e decide di tenere il segreto per sé. Ma a movimentare la vita dei
Kellaway ci si mette anche uno strano vicino, dai modi un po’ troppo disinibiti
e molto particolari, il signor William Blake. La Chevalier ce lo fa intravedere
alcune volte, introducendolo molto di soppiatto, quasi lui fosse del tutto
estraneo alla vicenda. Fino a quando un giorno, i ragazzi, saputo della morte
della madre del signor Blake decidono di seguirlo. Non che sia la prima volta
che lo pedinano e nemmeno la prima che lui si rivolge loro; tuttavia l’idea di
spiarlo in un momento così intimo della sua vita risulta irresistibile. Finisce
così che si perdono per rincorrere Maise che li ha seguiti. Perdono lei e
perdono la strada. Non è che l’inizio di una serie di guai. A cominciare da Maise
che si mette nei pasticci accettando una proposta tutt’altro che galante da
John e seguendolo nelle stalle del circo; a poco servirà l’intervento
tempestivo di Maggie e del Signor Blake. In realtà da questo momento in poi Jem
e Maggie cominceranno a frequentare casa Blake restando affascinati sia da
quell’uomo enigmatico e sensibile che più di una volta ha dato prova di
coraggio e rettitudine, sia dalla sua meravigliosa consorte, che sembra stata
fatta su misura per lui. Ma i Blake sono scomodi, le idee rivoluzionarie dei
francesi in piena rivoluzione pure e la situazione precipita rapidamente. Di
punto in bianco le carte in tavola si mischiano e cambiano la sorte dei
protagonisti.
Come
sempre la Chevalier non risparmia colpi di scena e svolte brusche nella
vicenda, in questo romanzo in particolare, ha decisamente creato un finale
quasi inaspettato, ma splendido. Non mi sento di dire che effettivamente,
questa storia, giri intorno a William Blake, o forse, io non l’ho percepita
così. Certo non si può negare il coinvolgimento di tale personaggio nella vita
di tutti… ma mi aspettavo qualcosa di diverso. Decisamente non è il William
Blake artista che viene descritto in questo libro ma l’uomo, seppur con molti
riferimenti alla sua professione e ai suoi scritti. Non sono nemmeno Maggie e
Jem i protagonisti di questo romanzo, lo è la vita in generale, con tutti i
suoi problemi ed imprevisti. Non ci sono né vincitori né vinti, qualcuno ha
perso poco, qualcuno molto, altri hanno guadagnato qualcosa per strada, altri
ancora hanno guadagnato molto e nemmeno lo sanno. E fino all’ultimo niente è
affidato al caso, ogni cosa rientra in una sua dimensione ben precisa. Tutto è
come un cerchio. Ha un inizio e una fine, solo che non si vede il punto in cui
la linea si salda….
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